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Ascolto in seduta il Sogno di una mia giovane paziente fatto durante uno degli ultimi lockdown:

Mi trovavo a partecipare ad un Evento del tipo “Cantine aperte”
Inizialmente le persone erano felici, in particolare due giovani ragazzi.
Io mi avvicino e all’improvviso è come se mettessi meglio a fuoco
e mi accorgo del totale degrado delle persone.
Sono tutti doloranti, con gli occhi sfiniti e mi chiedono imploranti un po’ d’acqua.
C’era del cibo su dei vassoi, assaggio del cibo ma non ha alcun sapore.
Torno indietro e non li trovo: le cantine erano del tutto vuote.
C’è solo un divano che si intravede ma anche esso è vuoto.
Non c’è più cibo.
Il mio cane non riesce a correre: è legato con una corda e soffre terribilmente.
Lo slego


Prima di tornare sul sogno di questa paziente, il cui significato credo che sia quasi trasparente ed intuibile ai più, facciamo un brevissimo quadro della situazione attuale.

Epidemiologia Psicopatologica

Un italiano su tre ha sviluppato sintomi di depressione legati all’epidemia causata dal Covid-19 (dati della Società Italiana di Neuropsicofarmacologia).
In uno studio coordinato dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli” finalizzato a valutare le aree del funzionamento psicosociale, tra cui la presenza di sintomi dello spettro ansioso-depressivo, ossessivo-compulsivo e post-traumatico da stress, i risultati, ottenuti da un campione di 20.720 partecipanti, evidenziano che durante il lockdown sono aumentati i livelli di ansia, depressione e sintomi legati allo stress, soprattutto nei soggetti di sesso femminile. Inoltre, la durata dell’esposizione al lockdown ha rappresentato un fattore predittivo significativo del rischio di presentare peggiori sintomi ansioso-depressivi. (Fonte ISS https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/sars-cov-2-salute-mentale)

L’epidemia di Covid-19 ha provocato disturbi psicologici durante il lockdown nel 65% degli italiani, 63% dei britannici, 69% degli spagnoli e 50% dei tedeschi, con una media europea del 58%. Lo evidenzia una ricerca condotta dall’Istituto Elma Research per Angelini Pharma in occasione della Giornata mondiale della salute mentale del 10 ottobre.  (In http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/epidemia-disturbi-psicologici-italiani-ab454e2b-a741-4fb6-8a4a-5360da664c4f.html)

Secondo la Società italiana di psichiatria (SIP) “300 mila persone in più faranno richiesta di cura ai servizi di salute mentale. Un aumento di un terzo di pazienti – denunciano gli psichiatri – che rischia di travolgere la rete di assistenza nazionale in mancanza di risorse aggiuntive per nuove assunzioni e investimenti in tecnologia”. Secondo gli esperti “nella fase del dopo-lockdown ci saranno sempre più pazienti con disturbi mentali e sempre meno psichiatri e operatori sanitari in grado di curarli”. (vedi anche –>)

Se nel 2019 gli italiani che consumavano alcol erano 36 milioni (66% della popolazione), di cui 8.700.000, a rischio dipendenza (di questi 2 milioni e mezzo erano donne), dopo il lockdown si si stima che il totale superi i 10 milioni di persone. (Dati Istat). La Società Italiana di Alcologia ha lanciato un allarme dopo avere stimato un aumento del 15% nelle dipendenze da alcol, nella metà dei casi associati a serie manifestazioni psico-patologiche. Non solo: il 20% dei pazienti che erano usciti dal tunnel della dipendenza da alcol, con il lockdown e relativo isolamento sono ricaduti nella dipendenza. E se nel 2019 i minorenni bevitori erano circa 800mila, ora hanno ampiamente superato il milione.

Le associazioni scientifiche degli odontoiatri hanno documentato un impressionante aumento di casi di bruxismo notturno e la conseguente vendita di bite ha avuto un’impennata ben documentata (Il “bite”, dall’inglese «morso» è il dispositivo che, fra le molteplici funzioni, ha principalmente quella di evitare i danni da digrignamento notturno (bruxismo).  Sono dati della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), esposti in occasione del Congresso Nazionale Perio 2020 tenutosi a Firenze. I dati arrivano dagli USA ma una situazione del tutto simile sta avvenendo in Italia e nel resto del mondo, sottolineano gli esperti della Società citata. Il bruxismo notturno è espressione di una aggressività ferina che, non potendosi né esprimere direttamente né sublimare attraverso lo sport, di fatto soppresso in Italia, si scarica durante il sonno-sogno, ove le difese egoiche vengono meno. Sono reazioni animali arcaiche tipiche degli animali confinati per lunghi periodi in gabbia.

Un sogno, una Vita sospesa nel Vuoto

Torniamo alla mia giovane paziente. E’ quella che definiremmo una normo-nevrotica, cioè un soggetto perfettamente normale. Una ragazza intelligente che fa un’analisi con finalità esistenziali: ha colto che la vita pre-analitica di ognuno di noi è paragonabile a quella di una marionetta manovrata a sua insaputa da un’entità fuoricampo (l’inconscio) e desidera diventare consapevole dei conflitti e dei processi inconsci che guidano le sue scelte.

Prima dell’esplosione della pandemia la vita sembrava sorriderle aveva messo in piedi un’attività imprenditoriale che, a prezzo di duri sacrifici, stava decollando ed ora era stata vietata dalle norme del governo: il cosiddetto ristoro (quale sadico cinismo dei termini!) non basta nemmeno lontanamente alla sua sussistenza. La sua vita sessuale era in fioritura e ne godeva tranquillamente senza avere una relazione fissa. Ora il confinamento in casa, l’abolizione di ogni possibilità di interazione sociale, le impedisce la soddisfazione della sua spinta sessuale: sappiamo come discoteche, palestre, piscine, ristoranti, bar, siano chiusi. La socialità è stata abolita.

Il sogno sembra un film distopico post-atomico. Peggiore delle guerre che gli italiani hanno agli inizi del secolo scorso sperimentato, dove nella Prima il sacrificio fu esclusivamente sulle spalle dei giovani e la morte si seminava sul solo fronte e dove la Seconda, pur nelle sue immani distruzioni, aveva un nemico da combattere e odiare e il conforto e la solidarietà umana erano non solo permesse ma ricercate e curate. Oggi non abbiamo nemmeno il conforto del vincolamento sull’oggetto persecutorio: il virus è impalpabile, non rappresentabile, ci hanno detto sia ovunque e che i responsabili di questo sfracello siamo noi. Nessuno si perita di spiegarci perché l’italia (il minuscolo è d’obbligo) sia il peggior paese al mondo dell’occidente sedicente civilizzato nel rapporto tra decessi e numero di infetti ed il secondo, dopo il Belgio, per mortalità (decessi in rapporto con la popolazione).

Nel sogno c’è la desolazione della pandemia, il vuoto dell’esistenza, del confinamento coatto in casa.
Il cibo equivale alla vita: una vita completamente insapore, che perde di pregnanza e significato.
Sappiamo che c’è un’impennata vertiginosa dei suicidi specialmente tra i giovani: è l’unità di Neuropsichiatria infantile dell’Ospedale Regina Margherita di Torino a lanciare l’allarme: si è passati da 9 tentati suicidi nell’anno 2009 ai 35 di quest’anno, con un incremento dell’80% di pazienti ricoverati per “ideazione suicidaria”.

Gli adulti hanno una storia a cui aggrapparsi, dei ricordi, dei traguardi di cui andare fieri, dei figli su cui proiettare le loro residue speranze. Gli adolescenti, i giovani, già escono da un periodo di inevitabile sofferenza psichica (il differenziamento e la separazione psichica dai genitori) ora all’improvviso hanno perso l’interazione con i loro amici, i loro sport preferiti, i giochi, i rituali di gruppo.

Ritengo che la chiusura delle scuole resasi necessaria per la totale, fattuale, incapacità nel risolvere il nodo dell’assembramento determinato dai pubblici trasporti sia una decisione che determinerà conseguenze psicopatologiche gravissime, di una classe politica che ha a cuore unicamente la propria sopravvivenza e non conosce le più elementari esigenze vitali della popolazione che governa.
Questo in totale disprezzo delle pressanti raccomandazioni della stessa OMS che, basandosi sugli ultimi dati a disposizione, ha sottolineato come l’impatto dei contagi nelle scuole risulti essere limitato, che la trasmissione del coronavirus tra gli studenti avvenga soprattutto all’esterno degli istituti scolastici e che, in ogni caso, la probabilità di contagio risulti estremamente più bassa nei bambini.
“Date le conseguenze devastanti sui bambini, i giovani e la nostra società nel suo complesso, la decisione di chiudere le scuole dovrebbe essere l’ultima spiaggia”, una soluzione “temporanea e solo a livello locale in aree con un’intensa trasmissione di Covid-19”. E’ il monito lanciato dal direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), Tedros Adhanom Ghebreyesus.

I sogni sono spietati, demoliscono le razionalizzazioni: la mancanza di cibo sta a rappresentare la totale impossibilità di soddisfazione pulsionale ed il cane legato è il soggetto che sogna, e siamo noi, oggi legati alla catena.

Il sogno è come sempre anche la soddisfazione di un desiderio inconscio: slegarsi, recuperare la libertà perduta.

Lascio alla coscienza di ognuno di noi le proprie scelte.

© Quirino Zangrilli

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