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bollettino39 Bollettino dell’ Istituto Italiano di Micropsicoanalisi n° 39

Sono raccolte nel volume relazioni presentate ai convegni interdisciplinari “Creatività e Clinica” – Nona edizione delle Giornate siciliane di formazione micropsicoanalitica (Capo d’Orlando – Villa Piccolo, 16 e 17 novembre 2007) ed “Arte e Follia” – Quarta edizione delle Giornate siciliane di formazione micropsicoanalitica (Messina, 15 e 16 novembre 2002).

Contributi di:

Emmanuel Anati, Annalisa Ferretti, Daniela Gariglio, Maurizio Guarneri, Maria Guzzo, Daniele La Barbera, Diletta La Torre, Angela Li puma, Daniel Lysek, Daniela Marenco, Laura Nastri, Nicola Peluffo, Gaetano Pitti, Andrea Rocchitelli, Sandro Rodighiero, Carmelo Romeo, Gaetano Savatteri, Manuela Tartari, Rosaria Valsavoia, Daniela Vigna, Malde Vigneri.

Luigi Baldari, medico psichiatra micropsicoanalista, vive e lavora a Messina. Svolge attività clinica e di formazione in ambito pubblico e privato. Ha curato i volumi “Tabù, delirio e allucinazione” (2010) e “Le prime interazioni madre-bambino” (2011), editi da Alpes.

INTRODUZIONE

Luigi Baldari

Questo volume su Creatività e Clinica è il primo numero del Bollettino dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi che non si avvale della Direzione Scientifica di Nicola Peluffo.
Il “Professore” si è spento a Savona il 7 febbraio 2012, ma il suo insegnamento continuerà ad “illuminare la strada della vita” dei membri dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi, che aveva fondato nel 1984.

I colleghi e gli allievi hanno voluto ricordarlo in una giornata di commemorazione che si è svolta l’8 giugno 2012 presso la Facoltà di Psicologia dell’Università degli Studi di Torino. Fra le tante testimonianze del suo spessore umano e culturale, pubblichiamo quelle di Daniel Lysek e Daniela Vigna.

Per quanto mi riguarda, gli sono riconoscente anche per la sua partecipazione attiva, dal 1999,  a tutte le edizioni delle giornate siciliane di formazione micropsicoanalitica, che ha presieduto.

‹‹… La Sicilia – si legge nel suo lavoro su Luigi Pirandello – mi era diventata famigliare. Respiravo aria di Sicilia e del resto il bisnonno del premio Nobel, Andrea Pirandello era di origini praine; cioè era nato a Prà, a circa 10 km. da dove sono nato io (Sampierdarena). Certo un dato singolare››.

Peluffo sembra alludere ad una sorta di “parentela psichica” con colui che considera “un grande psicoanalista naturale”.

Pirandello per lui rappresenta il catalizzatore che gli ha permesso di definire l’azione dell’Immagine tramite i Personaggi, creando l’equilibrio tra il discorso sul Personaggio di Charles Baoudouin e l’applicazione del concetto di Immagine di Silvio Fanti. ‹‹Senza lo strumento rappresentato dall’Immagine ideica – scrive – tutti i discorsi sull’energia dei Personaggi sarebbero vani››.

Peluffo non si accontenta quindi delle spiegazioni dei grandi maestri: Sigmund Freud e Jean Piaget.

‹‹Da un punto di vista personale – aggiunge – proprio Pirandello, il maestro della personalità relativa, mi ha aiutato a risolvere un problema di identificazione (che era il suo) indicandomi la strada delle identificazioni parziali, una banalità senza la quale però io non sarei io ma solo Loro, cioè Freud, Musatti, Piaget, Baudouin, Fanti, ed altri che hanno illuminato la strada della mia vita. Per esempio Berthe L. Maystre che con il suo comportamento mi ha insegnato tanto: ha accettato il regalo di una radice di aspetto fetale, mi ha ricevuto una sera tardi in cui ero in difficoltà, mi ha permesso di invitarla a cena in un grande ristorante. Ha interpretato per me un Personaggio materno di cui avevo bisogno in quel momento transferale.

Ora, alla tenera età di 80 anni, io so di essere uno psicoanalista freudiano nello spirito, diciamo vecchia maniera, ma che si pone delle domande sulla propria natura alle quali può rispondere solo con quei concetti di Immagine e di Personaggio di cui ho detto, usando il Metodo Pirandello.

So chi sono a prescindere dal mio corpo invecchiato; sono uno che pensa, scrive e fa delle sedute. Pronto per l’Uscita cioè all’ingresso in un’Ipotesi››.

Questo passo è tratto da Riflessione finale (Un tentativo di interpretazione psicologica della psicologia) che Nicola aveva affidato ai suoi amici e colleghi, e che dal 22 febbraio 2013 è on line su Scienza e psicoanalisi.

INDICE del Volume:

INTRODUZIONE (L. Baldari)

In memoria del Professore Nicola Peluffo (D. Lysek)

Un ricordo in memoria di Nicola Peluffo (D. Vigna)

Sogno e arte: pensiero soggettivo e pensiero oggettivo (N. Peluffo)

La creatività tra psicoanalisi e antropologia (M. Tartari)

Creatività e autoterapia nelle società preistoriche e tribali (E. Anati)

Psicoanalisi e preistoria: simbolo, creatività e cambiamento nella storia dell’uomo. Una lettura psicoanalitica dell’arte parietale delle grotte ornate (M. Vigneri)

Creatività e ripetizione nel gioco infantile (D. Marenco)

La creatività femminile (D. La Torre, M. Guzzo)

Creatività, arte, emozioni. I percorsi della mente tra follia e salute (S. Rodighiero)

Creatività, vuoto e disturbi bipolari (D. Lysek)

Creatività e libertà postanalitiche: un confronto con la realtà (D. Gariglio)

Dal malessere all’elaborazione di una creatività appagante: un percorso analitico (D. Gariglio)

Luigi Pirandello un precursore della micropsicoanalisi (N. Peluffo)

Pirandello e l’identità post-moderna (D. La Barbera, R. Valsavoia)

L’orologio guasto, Samarcanda e le tigri di Mompracem (G. Savatteri)

Teoria del pensiero e processo creativo in Pirandello (M. Guarneri, G. Pitti)

Sei personaggi in cerca di autore: il fuoco bianco dell’incesto (A. Ferretti)

Romanzo familiare: Freud e Pirandello (A. Li Puma, L. Nastri)

Le figure retoriche tra letteratura e micropsicoanalisi (A. Rocchitelli)